Aidos: analisi strutturale
Struttura, heatpipes e superficie dissipante
La struttura fa parte della classica tipologia a singola torre di raffreddamento, anche se è bene precisare che siamo dinanzi ad un modello decisamente compatto. Il peso è irrisorio e l’ingombro massimo davvero contenuto. E’ costituito da un unico corpo dissipante attraversato da 4 heatpipes ad “U” con diametro di 6mm, distribuite in fila lungo la direzione del flusso d’aria, quindi sovrapposte. Al centro, similmente ai due modelli analizzati precedentemente, sono presenti dei motivi che conferiscono un aumento della superficie dissipante (necessaria per migliorare il profilo di ventilazione interno in associazione alla zona morta di ventilazione, derivante dal diametro elevato del motore), particolarmente profondi. Vi consigliamo di utilizzare un cacciavite lungo come mostrato precedentemente.
Teoricamente non dovrebbero esserci problemi con RAM aventi un elevato profilo, per via delle ridottisime dimensioni. Il feeling è di avere tra le mani un prodotto discreto, certamente economico, ma ben realizzato. La solidità strutturale è medio-bassa ed anche qui le alette tendono a deformarsi con una leggera forza; la qualità sembra essere sui livelli dei Thermalright di fascia bassa, anche se c’è da considerare il fatto che essendo più compatto è più solido, per via della compattezza del radiatore. La finitura in nichel ovviamente è assente e la base è interamente in rame. Le saldature sulla base però sono buone, anche se le alette sono punzonate purtroppo.
La scudatura finale delle heatpipes è discreta, anche se nell’ultimo plate è visibile forse in modo eccessivo la procedura di assemblaggio tramite punzonatura, anche se comunque sono dettagli tecnici fondamentalmente irrilevanti. Presenta una configurazione stock Push, e purtroppo non è possibile aggiungerne una seconda posteriormente per via dell’assenza dei fermi nel bundle. E’ un modello orientato a gestire una CPU dal basso TDP, con frequenze discrete o reference, con RPM intermedi e discreta silenziosità. La superficie dissipante è quindi bassa, però verrà aiutata dalla base a contatto diretto, che osservermo fra poco nel dettaglio. Non ci saranno problemi per la gestione di CPU mediamente potenti, con TDP nell’ordine dei 95-120W. La spaziatura delle alette è leggermente serrata, quindi si consiglia l’utilizzo di ventole con una pressione statica medio-alta.
La base è a contatto diretto quindi perfettamente planare. La qualità è ottima ma ovviamente non può essere lappata a specchio data la natura CDC. Non sono presenti segni di lavorazione al tornio e le saldature con le heatpipe, nei punti di giunzione, sono di buona qualità.
Ecco delle fotografie inerenti lo spessore con la ventola installata, ed immagini del dissipatore nella sua completezza: